Tracce di olio sono state ritrovate in una giara a Castelluccio di Noto, a pochi passi da Palazzolo Acreide, testimonianza che la presenza dell’olio nella “dieta mediterranea” era già apprezzata quattromila anni fa. Varie testimonianze nelle commedie di Aristofane e nelle citazioni di Ateneo di Neucrati, certificano la presenza dell’olio come ingrediente sempre presente nelle ricette dell’antica Grecia: dai tagenite dolci serviti a colazione realizzati con farina di grano, olio d’oliva, miele e latte cagliato, a varie tipologie di zuppe di verdura condite con olio d’oliva, aceto, erbe aromatiche o γάρον (una salsa a base di pesce) e ancora, olio sempre presente anche in molti piatti di pesce come nella ricetta esistente del cuoco siciliano Miteco Siculo che dà delle indicazioni precise: “sventrare, scartare la testa, risciacquare il filetto, aggiungere il formaggio e l’olio d’oliva”. Immancabile olio d’oliva che tramandiamo da migliaia di anni e di cui onoriamo la tradizione così importante ogni giorno, questo è lo spirito dell’olio del Cavaliere Enrico Bonanno!
Olio re indiscusso nell’antica Grecia
